per ogni mano ma nessuna moglie. La quarantunesima notte vennero a cercarmi pestaron gli orologi come conchiglie Ashiwa dea della notte fammi tornare a casa
Una mattina mi son svegliato O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao una mattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor. O partigiano portami
al riparo di un cielo lontano Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo E stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un
il vento fischiava ora fischia piu forte, le idee di rivolta non sono mai morte, se c'e chi lo afferma non state a sentire e uno che vuole soltanto tradire
al viulein. A g'am dal machini ch'i an fat toti la guera, a gh'e quala ed Lucio c'la g'ha un cartoun a tac a la purtera. Eh - oh a sam la banda a sam
a leggersi a vicenda i titoli dell'Unita. C'era Gianni lo spazzino con le carte da ramino, ripuliva tutti quanti da Bulagna a Sas Marcoun, ma a Firenze a
le ragazze in gran tiro ubriache come matte, con i guanti e con il vestito rosso, le zitelle e le spose, le chiattone e sciantose fanno a gara a ballare
alla vecchia Anna Liffey e alle strade del porto. Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango, e un brindisi anche agli gnomi a
passato non proprio edificante Ho massacrato Borsellino e tutti gli altri Ho protetto trafficanti e figli di puttana E ho comprato voti a colpi di
Se dovessi cadere nel profondo dell'Inferno dentro un fiume nero come l'inchiostro rotolare perduto tra i sacchi di immondizia in un baratro senza ritorno
del fiume nella brezza fresca degli ultimi giorni d'inverno e nell'aria andava una vecchia canzone e la marea danzava correndo verso il mare. A volte
A g'am voia ed suner, a g'am voia ed canter par tota la ginta cl'e gnuda a cateres inco. A pinseven ed fer un ringraziameint, a vliven fer quel ed particuler
ste vo ander. A m'in ceva ste't vo fermer. A m'in ceva ste dis ed no, a m'in ceva gnanc un pos. A m'in ceva ste ve a murir, eterntant ste ve a durmir. A