Vārdi: Roberto Vecchioni. Parabola. Lui Se N'è Andato.
Lasciate andare un attimo le carte
per aiutarmi
lo ricordate quello
che veniva sempre da noi?
Oh certo, Sergio,
certo che sto bene, perche mi guardi?
e tu cretino con quell'asso in mano
non chiami il tre
Aveva gli occhi tristi di Novembre
ma ci credeva
gli abbiamo fatto forse qualche
sgarbo,
penso di no
possibile che non lo ricordiate,
state scherzando
e tu, Francesco, piantala di dire sara
a New York, a New York!
Poteva andarsene in un giorno di
sole,
poteva far rumore come sempre
poteva non lasciare solo me e la sua
paura
poteva dirmi col dolore ho chiuso
questa sera,stendi le mani
Che stupido che sono
la sua donna chissa che pena
avra gia perso tutte le speranze di
rivederlo
bisogna avvertirla che qui almeno
non si fa vivo
ma darle la notizia con prudenza,
non si sa mai
possibile che non lo ricordiate, state scherzando
e tu, Francesco, piantala di dire sara
a New York, a New York.l
e quel ragazzo che veniva sempre a
dirci ho vinto
e poi perdeva sempre, ma era
sempre, meglio di noi!
Poteva andarsene in un giorno di
sole,
poteva far rumore come sempre
poteva non lasciare solo me e la sua
paura
poteva dirmi coi dolore ho chiuso
questa sera,stendi le mani
E adesso, si, vi cadono le carte ma
e troppo tardi
ve l'hanno ucciso e voi non potevate
dire di no
che anzi e andato via senza neppure
lasciare un segno
un indirizzo, un francobollo, un
gesto per chi sta qui
E adesso voi quardate me negli
occhi per rivederlo
perche fra tutti voi gli assomigliavo
un po' di piu
inutili gli occhiali alla memoria: e
un'ombra scura!
aveva troppe bande, pochi amori,
meglio cosi
Poteva andarsene in un giorno di
sole,
poteva far rumore come sempre
poteva non lasciare solo me e la sua
paura
poteva dirmi coi dolore ho chiuso
questa sera,
stendi le mani sul nostro amore,
non ci
lasciare mai.
Roberto Vecchioni Raccolta
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