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Vārdi: Skoll. Lune Feroci. Nostro Esodo.


Cinque di mattina, luna chiama sole
Luci basse al porto, chiusa la stazione
Passa un gatto rosso, passa un cane nero
Sono a casa mia, ma sono forestiero
Niente nelle tasche, siam persone sole
Quattro foto e una valigia di cartone
Straccioni armati schiacciano le nostre vite
Il loro ghigno e sale sulle mie ferite
E il pensiero sfiora mille volti accesi
Il mio sguardo fissa quattro panni stesi
Uguali alla mia gente attaccata e ferita,
Uguali a quest?Italia che da qui e sparita!

Nostro esodo, sai la mia gente qua muore, muore!
Nostro esodo e poi la mia gente scompare male!
Nostro esodo, sai la mia gente qua muore, muore!
Nostro esodo, sai si muore!

I miei occhi son quelli di mio padre
Gli occhi di mio figlio son quelli di suo padre
Quanto vale un sogno perso nell?intorno
Quanto pesa un viaggio senza piu un ritorno,
Ma sono le persone che mi han gia lasciato
I miei biglietti buoni per il mio passato
Ci han tolto tutto, ci han ormai gia divorato,
Ma la nostra dignita non ha mai vacillato!

Nostro esodo, sai la mia gente qua muore, muore!
Nostro esodo e poi la mia gente scompare male!
Nostro esodo, sai la mia gente qua muore, muore!
Nostro esodo, sai si muore!
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