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Vārdi: Ivan Segreto. Porta Vagnu. Puzzle.


E? stato ieri o forse l?altro ieri,
Tornavo a casa che il Sole era gia in piedi,
La mia piantina li sul davanzale,
Mi supplicava di darle da bere.

Pensavo tanto, no ne trovavo il senso?
Volevo ridere, adesso che ci penso.
Io li seduto che me ne stavo mite,
La mia piantina urlava ho sete.

Uno, due e tre, comincero da me.
E non sara di certo facile.
Sto gia contando trentadue, ma?
Ci sto lavorando?

Dovuta agli animi irrequieti,
Dovuta come il sonno,
Dovuta al corpo stanco,
Dovuta al cuor.

Dovuta a chi ha dovuto?
senz?altro anche dovuta a chi?
Dovuta e qui si tace?
Dovuta un po di pace.

Poi ho creduto di averla catturata,
L?irrequietezza d?un tratto dileguata.
E? per la gioia che stavo per ballare, quando?
Il mio sorriso mescolavo al pianto.

Vivo in un mondo che mi porta lontano,
quello in cui vivo veramente mi e cattivo,
a petto in fuori urlavo io lo cambiero,
urlavo ma ero io per primo che doveo cambiare?

Uno, due e tre, continuero da me.
No non ho detto che sia facile,
Sto gia contando trentadue, ma?
Ci sto lavorando? Ancora un po.

Dopo un bel poco ancora un poco e dopo un po?
Un altro po??