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Vārdi: Marco Masini. Briciole.

Quante cose ci dividono lo sai
oggi che abbiamo fretta
ed amarsi e difficile
i tuoi occhi che sorridono a meta
calamitano azioni e parole
le solite...
tu che reciti distrattamente
io che mi eccito nei sogni miei
in questo letto privo di orizzonte
dove il sole non tramonta mai
Vedi caro amore mio
Come si apre le braccia
ad un vento senza fiato
all'ultima bugia
al silenzio che
accusai colpevoli
Come si esce dalla festa
con il trucco in faccia
il cuore un po ubriaco
e una fotografia
come qualcosa che
non appartiene a noi
E restano le briciole pero
Si continua a fingere lo sai
lo so
Quante strade ci allontanano da qui
Ma le speranze incollate ai difetti
guariscono le ferite di ogni estranea
verita risparmiandoci l'ultimo errore
possibile...
Cosi il passato muore nel presente
e ci incontriamo un'altra volta qui
nell'infinito spazio di un istante
come due interpreti di un altro film
vedi caro amore mio
anche sotto la pioggia
un altro vento stende
la sua biancheria
ed asciuga le colpe e le lacrime
anche quando senza orchestra
il battito solfeggia
e l'ultimo rimasto
Ancora ci appartiene
e se lo voglio e se lo vuoi
ci aspetteremo qui...
Forse e solo il bisogno di vivere
ecco perche in questo addio
mi cadi fra le braccia
e sembra solo un gioco
della fantasia
un'altra scusa
per accorgersi di noi
Restano le briciole pero
si continua a fingere lo sai lo so


(Grazie a Margi per questo testo e a viola per le correzioni)