Vārdi: Ianva. Disobbedisco!. Fuoco A Fiume.
Non e come sprofondare
Nella gora che accudisce,
E chi frequenta l?oppio
Fino in fondo ben conosce.
Non e scossa di morfina
Nelle vene in un crescendo,
Come mandria di cavalli
Resa folle da un incendio.
Vorrei che tu mi avvolgessi
Con premure, con amore
Dentro ad ingiallite bende
E mi donassi quel dolore
Che sa di vecchi orfanotrofi,
Di altalene rugginose,
Come foglie in braccio al vento
Nei tramonti, quando e ottobre.
Vorrei un rosario da sgranare
Mentre sul mio volto l?ombra
Di un reticolo di sbarre
Fa suggello a questa tomba.
Il mio sguardo ancora mendica,
Mentre si protende in alto,
D?esser perdonata e tratta
Fuori dal tuo braccio al fianco.
Non volermene mio Amico,
Pensa che la mia condanna
Io la scontero vivendo,
Scivolando senza dramma
Dentro un tetro camposanto
Di siringhe e contenzioni,
Dov?e il mio stesso rimpianto
Che processa le intenzioni.
Dove il fuoco che ci arde
Non si estingue con l?Idea,
E lo scrigno dei ricordi
Tutto informa e nulla crea.
Dove l?urlo di battaglia
Che s?infuria contro il sole
Pare un?eco fredda e morta
Di passate ere d?Amore?
Disobbedisco!
Ianva
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