Vārdi: Gufi (I). Milano Canta n. 2. La Mamma Di Rosina.
La mamma di Rosina era gelosa, bim bum bam, ciapa al coltel taia do al salam Rosina amami, per carita, nemmeno a prender l'acqua con gli occhi bianchi e neri, nemmeno a prender l'acqua la mandava.
Un giorno si alzo presto e ando al mulino, bim bum bam, ciapa al coltel taia do al salam Rosina amami, per carita, un giorno si alzo presto con gli occhi bianchi e neri ma trova al molinaro addormentato.
Te sveia molinar che e fatto giorno, bim bum bam, ciapa al coltel taia do al salam Rosina amami, per carita, te sveia molinaro con gli occhi bianchi e neri, che devo macinar questa farina.
E gia che sei venuta mia Rosina, bim bum bam, ciapa al coltel taia do al salam Rosina amami, per carita, ti voglio macinare con gli occhi bianchi e neri, ti voglio macinare fina fina.
E mentre che la mola macinava, bim bum bam, ciapa al coltel taia do al salam Rosina amami, per carita, se la stringeva al petto con gli occhi bianchi e neri, se la stringeva al petto e la baciava.
Sta fermo molinaro con le mani, bim bum bam, ciapa al coltel taia do al salam Rosina amami, per carita, io tengo sei fratelli con gli occhi bianchi e neri, io tengo sei fratelli ti uccideranno. La mamma di Rosina era gelosa, bim bum bam, ciapa al coltel taia do al salam Rosina amami, per carita, nemmeno a prender l'acqua con gli occhi bianchi e neri, nemmeno a prender l'acqua la mandava, nemmeno a prender l'acqua con gli occhi bianchi e neri, nemmeno a prender l'acqua la mandavaaa.
(Grazie a Maz_96 per questo testo)
Gufi (I)
Milano Canta n. 2
Gufi (I)
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