Vārdi: Riccardo Fogli. Pierre.
(R. Facchinetti/V. Negrini)
Penso a te,
nei tempi della scuola con noi
sottile, pallido e un po' perso
tu gia da noi cosi diverso, triste;
penso a te,
ricordo si rideva tra noi
di quel tuo sguardo di bambina
di quella tua dolcezza strana, triste.
Pierre ti ho rivisto questa sera e tu,
tu abbassi gli occhi, ti nascondi e poi
te ne vai.
Pierre, sono grande e l'ho capito, sai,
io ti rispetto, resta quel che sei
tu che puoi.
Sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
non ti arrendi a un corpo che non vuoi,
senti;
Pierre ti ho rivisto questa sera e tu,
tu abbassi gli occhi, ti nascondi e poi
te ne vai.
Pierre, sono grande e l'ho capito, sai,
io ti rispetto, resta quel che sei
tu che puoi.
Penso a te,
nei tempi della scuola con noi
sottile, pallido e un po' perso
tu gia da noi cosi diverso, triste;
penso a te,
ricordo si rideva tra noi
di quel tuo sguardo di bambina
di quella tua dolcezza strana, triste.
Pierre ti ho rivisto questa sera e tu,
tu abbassi gli occhi, ti nascondi e poi
te ne vai.
Pierre, sono grande e l'ho capito, sai,
io ti rispetto, resta quel che sei
tu che puoi.
Sotto il trucco gli occhi sono i tuoi
non ti arrendi a un corpo che non vuoi,
senti;
Pierre ti ho rivisto questa sera e tu,
tu abbassi gli occhi, ti nascondi e poi
te ne vai.
Pierre, sono grande e l'ho capito, sai,
io ti rispetto, resta quel che sei
tu che puoi.
Fogli, Riccardo
Fogli, Riccardo
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