Vārdi: Emanuele Dabbono. Other. Piano.
Vengo da dove l'erba e alta,
vengo da dove il cielo e blu.
Vengo da una finestra aperta,
e solo con gli occhi volo giu.
Vengo da giochi giu in cortile,
e da cavalli in liberta.
Vengo da radio senza pile,
con il desiderio di cantare¦piano¦
piano¦
Vengo da un cerchio intorno al fuoco,
e chissa quanto scaldera.
Vengo da tutto cio che e stato,
e sogno di quello che sara.
Vengo da storie di quartieri,
che si ricordano di te,
Vengo dal piano di Tom Waits
e quell'asfalto nella voce¦corre¦
piano¦
Vengo da attimi randagi,
vengo da un posto senza vie,
vengo da prati sconfinati,
vengo dal mille praterie.
Vengo dal vento che ti sfiora,
che modella la tua roccia¦piano¦
Che un nome si puo cambiare,
ma il posto rimane li, e non si spostera mai,
da dove sembra lontano mi chiamerai piano
e io ti riconoscero.
Vengo da quei ritorni a casa,
che infondo crescono con te,
dove una rondine si posa,
dove ti porta via con se.
Vengo da mille e piu domande,
vengo da piccole certezze,
vengo dal sangue di mio padre,
dal cuore di mia madre.
Vendo da dove l'erba e alta,
vengo da dove il cielo e blu.
Vengo da una finestra aperta,
e solo con gli occhi volo giu.
Vengo da giochi giu in cortile,
e da cavalli in liberta.
Vengo da radio senza pile,
con il desiderio di cantare¦piano¦
piano¦piano
(Grazie a sara per questo testo)
Emanuele Dabbono
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