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Vārdi: Daniele Ronda. Da Parte. L'errore.


E dispongo parole su un pezzo di carta
Trattenerle non paga e ascoltarle non costa
Costa solo il ricordo che me le fa dire
E mi paga parlarne se ancora non posso

Dimenticare, dimenticare

Ha un sapore diverso pensandoci adesso
Ora che non mi importa che cosa e successo
Ironia della sorte nemmeno ricordo
E pensare che allora mi aveva distrutto
Sconfitto

E dovrei dimenticare
Se volessi stare bene con me stesso, questa volta
E dovrei dimenticare
Stando attento a non commettere l' errore
Di non cancellare tutto
Ma lasciarlo li nascosto in un cassetto, che non apre
Che se poi dovesse aprirsi
E se mi volasse addosso un'altra volta, tutto quanto

E la trama perfetta di un vecchio romanzo
Una vita che e fatta di colpi di scena
Un duello in cui valgono i colpi alla schiena
L' importante e rialzarsi e poi non sentirsi
Sconfitto

E dovrei dimenticare
Se volessi stare bene con me stesso, questa volta
E dovrei dimenticare
Stando attento a non commettere un errore
Oggi ho cancellato tutto
E se bussi a quella porta stanne certa, non ti apro
Perche se dovessi aprirti
Mi ributteresti addosso un' altra volta tutto quanto

Tutto quanto, tutto quanto
Perche a volte non basta l'errore
Per capire di avere sbagliato di essere stato
Sconfitto

E dovrei dimenticare
Se volessi stare bene con me stesso, questa volta
E dovrei dimenticare
Stando attento a non commettere un errore
Oggi ho cancellato tutto
E se bussi a quella porta stanne certa, io non ti apro
Perche se dovessi aprirti
Mi ributteresti addosso un' altra volta tutto quanto

Tutto quanto
Daniele Ronda