Vārdi: Fabio Concato. Ci Siamo Fregati.
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So che sono giuste le tue rivoluzioni
basta stendere cera, fare bucati e farmi i maccheroni
ma, accidenti, io che c'entro, ora provo a darti corda
anche quando con mio figlio sulle spalle vai nelle piazze
e io tremo di paura, ma non lo dico a nessuno.
All'amore ormai non ci credi piu, dici:
ti piacerebbe che fossi la scema di un tempo,
i violini da un pezzo hanno smesso di suonare,
l'abitudine a vederti, la routine solite frasi solita faccia
e tutto quello che sai dire e tutto quello che ti resta.
Lo so anch'io che senza volerlo sei stata un robot
lo so bene che non sei nata solo per badare alla casa;
non ricordi che fu una scelta tua,
volevi essere la mogliettina tipo: tutta casa, tutta figli,
ma ci siamo fregati, ma ci siamo fregati.
Certo io non ho mosso un dito per salvarti
in fondo m'andava bene, non mi dava pensieri
ritornare a casa come nei fotoromanzi, i bambini intorno
tu che mi salutavi, mi davi un bacio e preparavi la cena
ma ci siamo fregati, ma ci siamo fregati.
So che sono giuste le tue rivoluzioni
basta stendere cera, fare bucati e farmi i maccheroni
ma, accidenti, io che c'entro, ora provo a darti corda
anche quando con mio figlio sulle spalle vai nelle piazze
e io tremo di paura, ma non lo dico a nessuno.
All'amore ormai non ci credi piu, dici:
ti piacerebbe che fossi la scema di un tempo,
i violini da un pezzo hanno smesso di suonare,
l'abitudine a vederti, la routine solite frasi solita faccia
e tutto quello che sai dire e tutto quello che ti resta.
Lo so anch'io che senza volerlo sei stata un robot
lo so bene che non sei nata solo per badare alla casa;
non ricordi che fu una scelta tua,
volevi essere la mogliettina tipo: tutta casa, tutta figli,
ma ci siamo fregati, ma ci siamo fregati.
Certo io non ho mosso un dito per salvarti
in fondo m'andava bene, non mi dava pensieri
ritornare a casa come nei fotoromanzi, i bambini intorno
tu che mi salutavi, mi davi un bacio e preparavi la cena
ma ci siamo fregati, ma ci siamo fregati.
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