Vārdi: Carlo Pestelli. Zeus Ti Vede. Tarabas, Ieri Sera.
In fondo al vicolo corto
a due passi dal molo a ridosso del porto
Senza fare la minima scena hanno aperto il bazar per l'ultima cena.
Ieri sera i liquori eran forti, e cosi che cerchiamo noi stessi
ritagliando le nostre morti dal ritmo dei giorni che ci ha visti fessi,
giorni vuoti vissuti per sbaglio da viandanti che vivono appena
qui la gente respira poco, e comunque, dando sempre la schiena
Tarabas, ieri sera a scovare i fondi di bicchieri
e bastato l'odore del vino a rivivere tutti i nostri ieri.
E bastato un sorriso a spezzare due musi un po' duri pero
Tarabas spegni pure la luce, questa notte ritorno non faro.
Siamo anime perse con i cuori in trasferta
e gli occhi bendati, salvo apririli la sera
per offrire alle donne un po' di primavera
Siamo anime perse col sorriso a mezz'asta
e i pugni chiusi in tasca
salvo aprirli quel poco per raccogliere un sogno caduto nel vuoto.
Non ha nome il poeta solitario nel vino consuma il lunario
quasi sempre si annoia e ogni tanto rivive per dire: Jean Vigo vive.
Non ha nome il vicolo corto con la porta senza piu maniglia
Dove vive il bevitore morto in fondo a una bottiglia
Zeus Ti Vede
Carlo Pestelli
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