Vārdi: Arpia. Umbria.
Ora fuggo dalla citta
che risplende alle mie spalle,
luci infiammate da
fiori nella notte accesa.
Mi ricordero,
stai tranquilla che
ti ritrovero
inestinto.
Sotto gli alberi piu a Nord,
ombre immense dei boschi umbri
selvatiche di sole e selve,
li amica aspettero;
ti ricordero
stai tranquilla che
mi ritrovero
inestinto.
Sulla collina lampi d'ombra,
le impronte portano piu in la;
sul sentiero
ti vedo.
Il vento bacia come bocca
i tuoi capelli scesi in coro che
nascondono
un sorriso:
«Vieni a questa mia carezza,
sara cio che non hai sfiorato;
vieni, senti in questo bacio
tutti i miei silenzi».
(Grazie a salvocristallo per questo testo)
che risplende alle mie spalle,
luci infiammate da
fiori nella notte accesa.
Mi ricordero,
stai tranquilla che
ti ritrovero
inestinto.
Sotto gli alberi piu a Nord,
ombre immense dei boschi umbri
selvatiche di sole e selve,
li amica aspettero;
ti ricordero
stai tranquilla che
mi ritrovero
inestinto.
Sulla collina lampi d'ombra,
le impronte portano piu in la;
sul sentiero
ti vedo.
Il vento bacia come bocca
i tuoi capelli scesi in coro che
nascondono
un sorriso:
«Vieni a questa mia carezza,
sara cio che non hai sfiorato;
vieni, senti in questo bacio
tutti i miei silenzi».
(Grazie a salvocristallo per questo testo)
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