Vārdi: Arpia. Mari.
Ora ti vedo bene
fra le ombre
e non devi sciogliere
le tue mani,
ora che tu mi chiami
e io sono lontano,
piu distante: non rimarrebbe
che lo strazio di te.
Ma ai tuoi porti
sui tuoi moli:
io sono qui.
Giu i tuoi mari,
ai bui fanali
che risuonano.
Ecco scendo
nella barca
croce nera;
sotto il ponte
dove muore
il mio canto,
ma risorge;
alla curva
dove sfocia
l'alito
del tuo fiume.
Eccomi!
L'ultimo
tuo riflusso:
mare aperto. Vengo a prenderti
delirante,
tutto stretto
tra onde e onde.
E ti vedo,
fiore e notte,
tra le mie
mani,
preda rossa
che mi assali
sul vento nudo
e mi sfiori.
Vengo a prenderti,
tienti pronta
sulla linea
delle tue unghie:
io sono qui.
Non saranno questi lampi, no;
non sara quest'abisso:
per mare e per ferro,
per sangue e mare, gia,
ora vengo, ora infurio: tienti pronta:
io sono qui...
(Grazie a salvocristallo per questo testo)
fra le ombre
e non devi sciogliere
le tue mani,
ora che tu mi chiami
e io sono lontano,
piu distante: non rimarrebbe
che lo strazio di te.
Ma ai tuoi porti
sui tuoi moli:
io sono qui.
Giu i tuoi mari,
ai bui fanali
che risuonano.
Ecco scendo
nella barca
croce nera;
sotto il ponte
dove muore
il mio canto,
ma risorge;
alla curva
dove sfocia
l'alito
del tuo fiume.
Eccomi!
L'ultimo
tuo riflusso:
mare aperto. Vengo a prenderti
delirante,
tutto stretto
tra onde e onde.
E ti vedo,
fiore e notte,
tra le mie
mani,
preda rossa
che mi assali
sul vento nudo
e mi sfiori.
Vengo a prenderti,
tienti pronta
sulla linea
delle tue unghie:
io sono qui.
Non saranno questi lampi, no;
non sara quest'abisso:
per mare e per ferro,
per sangue e mare, gia,
ora vengo, ora infurio: tienti pronta:
io sono qui...
(Grazie a salvocristallo per questo testo)
Populāri pieprasījumi